La novità di questa ricerca nata dalla collaborazione tra l’Università Bicocca di Milano e NADIA onlus è alla base del suo successo: si è partiti infatti da un’analisi dei bisogni, criticità e comportamenti dei ragazzi, diversamente da tutte le altre indagini svolte in questo campo.
NADIA PROMUOVE LA RICERCA SCIENTIFICA
Capire come evolvono negli anni le adozioni e lo stato di inserimento raggiunto dai numerosi ragazzi adottati è importante e doveroso.
NADIA onlus e il dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca collaborano a fini scientifici con uno stretto rapporto recentemente ufficializzato tramite una specifica convenzione.
L’attività di ricerca svolta fino ad oggi ha coinvolto molti bambini e ragazzi adottivi, tutti provenienti da istituti russi, e ha consentito di ottenere una prima panoramica sull’andamento del loro sviluppo evolutivo di crescita.
Lo studio ha evidenziato il sussistere di specifiche aree di vulnerabilità nello sviluppo dei bambini e dei ragazzi e ha offerto l’opportunità di individuare gli interventi più indicati a rafforzare queste fragilità durante gli anni della crescita e dell’accompagnamento genitoriale.
Nel novero delle tante soluzioni possibili si è giunti alla conclusione che lo strumento psico-educativo sia il più basico ed efficace per favorire cambiamenti concreti privi di pericolosi “effetti collaterali”; si considerano tali, gli effetti legati alla lunga frequenza di contesti medico-clinici da parte dei minori, che spesso inducono i bambini a identificarsi come soggetti “malati/inadeguati/ritardati”. Partendo da questo presupposto NADIA propone alle famiglie e alle coppie in attesa, opportunità diversificate di raffronto, accompagnamento e sostegno nelle numerose fasi di crescita e cambiamento della propria esperienza genitoriale.
Per approfondire la metodologia e gli esiti della ricerca si rimanda il lettore agli articoli pubblicati sulla rivista italiana Psicologia clinica dello sviluppo e in quella internazionale Children and Youth Services Review.