Riceviamo e pubblichiamo un aggiornamento dalla CASA DEGLI ANGELI di BANGKOK.
Carissimi, eccoci qua.
Passato il periodo di isolamento causa Covid 19, ricominciamo a pensare ad incontrare le persone care, ad uscire, ad aver cura di questo nostro mondo cosi sofferente. In questo periodo abbiamo pregato per ricevere un nuovo sguardo su tutta la creazione, per capire quanto il rispetto delle piccole cose sia legato anche al rispetto per noi stessi, alla pazienza, al passare tempo con le persone care, al dare più tempo al Signore.
Qui nella nostra casa i nostri bimbi continuano a realizzare la missione per la quale il Signore li ha chiamati; in questi due mesi sono venute ad abitare con noi la figlia maggiore della nostra educatrice Pin e la nipote di una nostra collaboratrice, Padeeng; con le scuole chiuse non avevano chi si prendesse cura di loro.
Ebbene Ploi di quindici anni e Pai di dieci hanno imparato la accoglienza, l’abbassarsi verso l’altro, la gioia di far felice un bimbo, il linguaggio semplice della condivisione diretta, il puro divertimento, puro e vero perché fa felici tutti.
Per questo dico che i nostri bimbi hanno lavorato tantissimo, pur non potendo parlare e non potendo camminare, hanno iniziato ad insegnare le prime lettere della lingua dello Spirito.
Sono loro che ci tengono uniti, il cuore della Casa, coloro per cui ci diamo tutti tanto da fare, per alleggerire magari dei dolori alle articolazioni con la fisioterapia o per aggiungere autonomie per quelli che un poco possono imparare
La nostra e’ stata in questo periodo una casa piena di bimbi, sia frizzanti e vivaci che disabili ma attivissimi su un piano di trasformazione dei cuori.
Muk ha avuto grossi problemi ai polmoni nel mese di marzo, delle infezioni non volevano mollare la presa e poi ci si e’ messo anche lo stomaco, che aveva spesso degli spasmi, insomma una situazione delicata. Per quindici giorni la bambina e’ stata molto debole dovevamo darle il latte 50ml per volta, poi piano piano si e’ ripresa, ha iniziato a respirare meglio anche senza aiuto di ossigeno ed ha riacquistato le forze.
Nel mese di marzo e meta’ Aprile abbiamo accolto un ragazzo di quattordici anni. La sua situazione ci ha toccato il cuore. La madre ci aveva visitato qualche mese fa presentando il ragazzo come disabile grave. Purtroppo questo ragazzo e’ cresciuto in istituto e non ha instaurato una relazione con la famiglia .
Sapevamo che sarebbe stata dura, il ragazzo partiva da una situazione di trascuratezza ed indifferenza, aveva alcuni problemi di deambulazione ed un ritardo cognitivo. In realtà una capacita’ di comprendere contestualmente le situazioni al di sopra dei nostri bambini. Ma ciò che pesava di più nella sua vita erano le voragini affettive che presentava. Anche con noi aveva un comportamento contraddittorio a volte ci cercava con insistenza a volte ci odiava.
Nei giorni a seguire si sono manifestati i problemi di tipo psichiatrico che un poco temevamo, ha iniziato ad agire con violenza, a mettere in pericolo i nostri bimbi più delicati. Devo dire che tutti ci siamo dati da fare per mettere in atto i giusti interventi e per prevenire azioni pericolose, ma ad certo punto ci siamo resi conto che il ragazzo aveva bisogno di un ambiente di pari età, di un gruppo magari maschile maggiormente contenitivo, anche magari di attività da centro diurno .
L’abbiamo indirizzato in questa direzione, abbiamo raccomandato la madre di proseguire la presa in carico psichiatrica e le abbiamo spiegato che oltre a noi ci possono essere altre occasioni di aiuto maggiormente mirato per gli specifici problemi del ragazzo. Accompagnamo ancora la sua famiglia con la preghiera e speriamo in un buon esito della situazione.
Tomkla’ ha avuto il suo percorso ospedaliero per verificare la fattibilità dell’intervento per l’inserimento della pompa al baclofen.
E’ stato ricoverato varie volte, sia per verificare eventuali problemi alla trachea sia per sperimentare delle iniezioni al Baclofen in sostituzione della attuale terapia (otto fialette ogni volta di vari medicali).
Con le iniezioni la sua situazione non cambiava, continuava a rantolare col respiro, come fa sempre, ed era rigido come un sasso, in più non riusciva neanche a dormire. In ospedale hanno provato con due iniezioni poi hanno spiegato alla madre MeeUaan che il bambino non aveva peso sufficiente per reggere una operazione di inserimento della pompa sottopelle. Cosi’ siamo sempre nella stessa situazione, a volte toccando il collo del bambino, o girandolo a pancia sotto smette di rantolare, a volte quando e’ rilassato respira bene, affidiamolo al Signore sperando che il problema cosi’ come e’ arrivato ad un certo punto sparisca.
Uuan ha imparato ad andare in bici senza rotelle e si diverte molto, devo dire che il primo mese non voleva quasi provare , ho insistito molto ed anche a me sembrava impossibile che trovasse la strategia per stare in equilibrio; poi ho notato che pochi minuti riusciva ed allora mi sono detta se e’ capace di stare in equilibrio pochi minuti deve essere capace di stare sempre di più.
Adesso facciamo interi giri del parco, parte, corre, si ferma, va ovunque, riesce anche a partire da solo ed a fare le discese, deve ancora perfezionarsi negli ostacoli e nello stare da parte per strada ma c’e’ ancora un margine per imparare.
Oet grazie alla presenza di Ciai fa delle grandi camminate al mattino, arriva fino al parco della parrocchia e poi torna indietro. Indossa dei sandali che lo aiutano per l’appoggio del piede e poi parte. E’ felice di potersi muovere un poco.
Punpuan rimane sempre la nostra addetta alle pubbliche relazioni, bravissima a fare festa se viene qualcuno a trovarci ed a fare lunghi racconti alle persone che incontriamo quando usciamo per passeggiare . Ora sta provando nuovi esercizi per estendere braccia e gambe con delle corde legate al soffitto, per tenerla in attività le proviamo tutte. Ancora e’ in grado di scendere le scale la mattina e salire le scale la sera andando carponi e poi aiuta se magari proviamo a fare un dolce oppure quando c’e’ da guardare Muk, le si mette vicino e sta’ attenta a quello che succede .
Molto probabilmente con la riapertura delle attività pubbliche potremo riaccogliere la mamma MeeTu ed il suo bimbo per darle una opportunità di vita comune nell’ambito di mutuo aiuto ed anche a TumTam.
Vi scrivo anche per informarvi che i nostri collaboratori, come tutti i semplici lavoratori di questo paese, fanno fatica a gestire il loro stipendio ed ha dare delle opportunità’ di studio ad i loro figli. Prendono fra i 12.000 ed i 14.000 bat al mese, che corrispondono a 340 fino a 450 euro.
Se qualcuno si sentisse chiamato a legarsi con una adozione a distanza mirata a quattro bambini che vanno dai dieci anni ai quindici anni per il sostegno delle loro spese scolastiche ve ne saremmo grati ,un piccolo spazio di cuore dedicato ad un bimbo che sta crescendo ed ai suoi genitori che si sentirebbero sostenuti nel loro sacrificio quotidiano.
Vi invitiamo in questo caso a contattare NADIA Onlus al seguente indirizzo e-mail: cooperazione@nadiaonlus.it
sia per ricevere ulteriori informazioni sulle modalità di adozioni a distanza, ma anche per conoscere le modalità operative per far arrivare il Vostro sostegno direttamente alla Casa degli Angeli.
Io sono a disposizione per parlare con voi ma soprattutto per vivere qualche momento di formazione cristiana, ovviamente non teorica ma semplice e vissuta attraverso la vita condivisa e la cura dei nostri angioletti .
Interrogatevi fratelli interrogatevi, venite a provare la gioia di questo posto, venite a donare la vita.Dai provate questa bellissima avventura.
Andreina